Immagine: uguali ma diversi

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Sito: www.disabili.com

mercoledì 24 agosto 2016

Condivisione di documenti


Posto un insieme di piattaforme e strumenti che potrebbero servire per condividere documenti, crearne di nuovi, conservarli e organizzare attività didattiche:
Cosa è Google Drive

Immaginate Google Drive come una chiavetta USB da 5GB collegata al centro di Internet, così da essere accessibile ovunque ci sia una connessione alla rete. Oppure come ad una cartella di vostra proprietà ospitata dai server Google, quindi raggiungibile semplicemente via Internet.  State pensando a Dropbox?
Differenze con Dropbox                                        
Sì, è un servizio simile ma c’è una grande differenza tra i due. Google Drive è veramente una cartella posizionata nei server Google, mentre Dropbox è una cartella posizionata sul vostro pc che viene solo sincronizzata quando cambiate postazione.
Con Dropbox, avete copie dei vostri file su ogni vostro pc, con Google Drive i file sono solo nel cloud, siete voi che li raggiungete quando vi occorre. Sono approcci diversi, che offrono entrambi vantaggi e svantaggi, ma scommetto che a molti di voi non interessa sapere dove risiedono i file, interessa solo la loro disponibilità. In questo senso, se non vi importa delle copie locali, Google Drive può essere un approccio migliore di Dropbox.



Oltre che da internet è possibile scaricare sul desktop l’icona per aggiungere file direttamente dal PC. Anche per altri dispositivi cloud è importante scaricare l’icona per poter meglio selezionare e lavorare con i file.

Cliccando su Google Drive si apre una schermata con i file condivisi, cliccando su app di Google a destra in alto si aprono numerose app per utilizzare al meglio il servizio, tra cui google doc, cliccando su di esso possiamo visionare i documenti condivisi da altri e che noi abbiamo visionato. Per creare una nuova cartella dove inserire dei file, cliccare su nuovo a Sinistra in alto e selezionare cartella.


Che cos’è Blendspace?


Blendspace.com è un sito che richiede una registrazione gratuita. Una volta entrati si possono creare lezioni multimediali con titoli e sottotitoli, assemblando testi, video, immagini, ppt, link, file caricati dal proprio PC, da Dropbox o da GoogleDrive. Non a caso la traduzione letterale del nome del sito è “spazio miscela”.


Inoltre c’è anche l’opzione add quiz per realizzare test a risposta chiusa. Il docente può infine creare una o più classi fornendo ai propri alunni il codice di accesso: in questo modo egli può controllare chi ha visionato la lezione, se ci sono commenti inseriti dai ragazzi e chi e con quali risultati ha svolto i questionari.


http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/2014/09/20/utilizzare-blendspace-per-creare-competenze-lesperienza-alli-c-g-leopardi-di-saltara-pu/


Esperienze di una professoressa


I pregi dello strumento mi sono stati da subito abbastanza evidenti, primo fra tutti quello di sfruttare sia il canale visivo sia il canale uditivo, fornendo agli alunni stimoli diversi su uno stesso argomento: c’è chi preferisce guardare più volte il video, chi si sofferma sulle immagini, chi invece vuole leggere il testo perché abituato all’approccio “classico” appreso da anni di studio sui libri cartacei.


https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2013/11/25/blendspace-lezioni-multimediali-e-test-autocorrettivi/


Solo una semplice (gratuita) registrazione e puoi iniziare a creare le tue lezioni e le tue classi virtuali! Intuitivo, utile, originale e gradito agli alunni (perlomeno ai miei): è blendspace.com!

Il sito permette di registrarsi come “docente” o come “studente”. Io ho ovviamente selezionato la prima opzione e mi sono subito innamorata di questo strumento.

Scegliendo “+ nuova lezione” si parte con la creazione del percorso didattico che si intende realizzare: si può pertanto procedere all’inserimento del titolo generale della lezione (“enter the lesson title”, in alto) e continuare creando tutta una serie di “pagine” o “slide”, ognuna delle quali potrà contenere testi o strumenti multimediali (video, immagini, mappe, ecc).

Tre le principali azioni a disposizione:

“aggiungi testo” per digitare il testo desiderato

“aggiungi quiz” per creare dei quiz a risposta multipla

“drop your resource” per inserire contenuti multimediali.

Quest’ultima è un’operazione resa semplicissima grazie ad una barra degli strumenti posta sulla destra che permette di attingere da una gran quantità di fonti, tra cui “Google”, “Youtube”, i propri file, Dropbox o GoogleDrive. Il tutto senza dover aprire altre finestre.

Una volta create le lezioni (che si possono in qualsiasi momento eliminare o modificare) si possono formare una o più classi virtuali tornando alla home e passando a “classes” (sulla sinistra).

Basta dare un nome alla vostra classe (es. 2^ D a.s. 2013-14): vi verrà fornito un codice che voi darete ai vostri alunni. A loro basterà registrarsi al sito come “studenti”, inserendo il codice: ecco che si troveranno subito nella vostra classe!

A questo punto potrete scegliere quali lezioni condividere con le varie classi, attraverso l’opzione “share”.



EDpuzzle


https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2014/05/11/sperimentare-la-flipped-classroom-niente-di-piu-facile-con-edpuzzle/

https://www.youtube.com/watch?v=-urM4Gge9Rw



Edpuzzle.com è un sito per creare videolezioni complete di domande e note audio.

Una semplice registrazione ci permette di accedere come “teacher” e di avere quindi a disposizione una bacheca personale.

Per cimentarsi nella costruzione di videolezioni è sufficiente scegliere “+ New video” dal menu sulla destra. A questo punto si procede caricando un video scelto da youtube, vimeo, Khanacademy, TED, National Geographic o altri canali.

Volendo, possiamo anche utilizzare un vostro video, con l’opzione “upload video”.

Quindi ci sono quattro step successivi:

tagliare le parti di video che non ci interessano (icona “crop”)

registrare una traccia audio (“audio track”), sostituendo quindi la propria voce a quella del video

registrare una nota audio (“audio notes”), ossia un semplice commento, una introduzione o conclusione a quanto viene mostrato e spiegato nel video scelto

creare questionari (“quizzes”),


https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2016/03/15/lezioni-interattive-con-ted-ed-lesson/


TEDlesson

Grazie a questo strumento è possibile caricare video e inserire le nostre parole. Si può condividere la lezione attraverso indirizzo email o un link che verrà dato agli studenti che potranno ascoltare la lezione attraverso la piattaforma come per esempio Edmondo.



PADLET

Padlet è una delle più popolari applicazioni educative presenti sul web, si tratta di uno strumento freemium, disponibile sia in versione Web che per dispositivi mobili con sistema operativo iOS e Android. La versione freemium risulta per lo più sufficiente a soddisfare le esigenze di docenti e studenti.


Il successo di Padlet è legato alla sua semplicità e alla sua versatilità. L’idea portante di questa applicazione è infatti quella di consentire a chiunque di pubblicare, individualmente o collaborativamente, contenuti sul web. Per far questo Padlet si “limita” a offrire un servizio minimale:

# uno spazio vuoto o wall, un muro # uno strumento per inserire contenuti multimediali: testi, immagini, video, file audio, link, etc.


Padlet risutla quindi:

# estremamente semplice da utilizzare, non richiede un lungo periodo di apprendimento prima di poterlo usare
# estremamente versatile, poiché con Padlet si può realizzare qualsiasi formato di pubblicazione web: diari di apprendimento, documentazione di eventi, condivisione di risorse, ricerche / relazioni, articoli, scrittura collaborativa, valutazione formativa, lezioni, presentazioni di temi /argomenti / problemi, brainstorming e altro ancora.


https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2016/06/18/padlet-come-usare-la-nuova-interfaccia/
Ondrive. Come funziona


di Salvatore Aranzulla


OneDrive è un servizio di cloud storage offerto da Microsoft. Qualora non ne avessi mai sentito parlare, i servizi di cloud storage sono come degli "hard disk" online che permettono di archiviare i file su Internet, di sincronizzarli automaticamente su una vasta gamma di dispositivi (tramite apposite app) e di condividerli facilmente con altre persone. La versione base di OneDrive è totalmente gratuita e offre 5GB di storage. Per chi necessita di maggiore spazio sono disponibili dei piani a pagamento che consentono di espandere il proprio "drive" fino a 1TB.


http://www.aranzulla.it/come-funziona-onedrive-946661.html Guida di Aranzulla


· OneDrive non è supportato da Windows XP.


· OneDrive è incluso "di serie" in Windows 8.1 e in Windows 10, quindi se sul tuo PC c'è installata una di queste versioni del sistema operativo Microsoft puoi utilizzare il servizio senza scaricare software aggiuntivi.


Per tutte le altre versioni di Windows, vale a dire Windows 7 e Windows 8.0, per utilizzare OneDrive è necessario installare un piccolo client disponibile sul sito Internet di Microsoft: per scaricarlo sul tuo PC clicca sul pulsante Scaricacollocato sotto la voce OneDrive.


A download completato, apri il file OneDriveSetup.exe che hai appena scaricato sul tuo PC, clicca sul pulsante Sì e attendi che vengano scaricati da Internet tutti i componenti necessari al funzionamento di OneDrive. Non dovrebbe volerci molto.


Al termine della procedura, clicca sul pulsante Accedi, effettua l'accesso al tuo account Microsoft e scegli se confermare la posizione predefinita della cartella di OneDrive (quella in cui verranno scaricati tutti i file sincronizzati con il servizio) o se cambiarla, cliccando sul pulsante Cambia posizione.


Superato anche questo passaggio, clicca sul pulsante Avanti e scegli quali cartelle di OneDrive sincronizzare sul computer: se vuoi sincronizzare tutti i file e le cartelle del tuo OneDrive lascia il segno di spunta accanto all'apposita voce, altrimenti seleziona solo le cartelle di tuo interesse e pigia su Avanti. Potrai modificare queste impostazioni anche in futuro, quindi non preoccuparti se dimentichi di selezionare una cartella importante o se cambi idea dopo il setup iniziale di OneDrive.


Se utilizzi Windows 10 o Windows 8.1, sui quali come già detto il servizio è incluso "di serie", per accedere a OneDrive non devi far altro che selezionare la sua icona della barra laterale dell'Esplora Risorse. Al primo accesso verranno scaricati tutti gli aggiornamenti disponibili per OneDrive (se necessario) e ti verrà chiesto quali cartelle vuoi sincronizzare con il computer, proprio come visto in precedenza su Windows 7 e Windows 8.0.


Successivamente, per cambiare la lista delle cartelle da sincronizzare con il computer, fai click destro sull'icona di OneDrive presente nell'area di notifica (accanto all'orologio di Windows) e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella finestra che si apre, seleziona quindi la scheda Account, clicca sul pulsante Scegli cartelle e seleziona le cartelle di OneDrive da scaricare sul PC. La procedura è valida per tutte le versioni di Windows.


OneDrive si può utilizzare anche direttamente dal browser. Basta collegarsi all'indirizzo OneDrive.live.com e si ha immediatamente a disposizione la lista completa dei propri file con la possibilità di visualizzarli, modificarli, condividerli o scaricarli sul PC.


Il funzionamento del servizio è talmente semplice che non c'è molto da aggiungere: nella barra laterale di sinistra c'è il menu tramite il quale accedere a file, foto,elementi recenti, elementi condivisi e cestino; mentre cliccando sull'icona di un file è possibile visualizzarlo direttamente nel browser tramite le Web application di Office (Word Online, PowerPoint Online eccetera).


Per scaricare o condividere dei file basta mettere la spunta accanto alla loro icona e cliccare su uno dei pulsanti che compaiono in alto, oppure, come abbiamo visto prima, si può fare click destro sulle loro icone e scegliere una delle opzioni disponibili nel menu che si apre.


SOCIAL CLASSROOM

https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2013/12/04/social-classroom-collabora-condividi-e-prepara-le-tue-lezioni/

Social Classroom è la piattaforma collaborativa per la Scuola digitale progettata come strumento di supporto ad insegnanti e studenti che Zeta Social ha pensato per la “nuova” scuola. Con Social Classroom i contenuti preparati dall’insegnante sono sempre disponibili online. L’insegnante può educare i ragazzi ad orientarsi nella giungla dei materiali più o meno validi presenti in rete in un ambiente sicuro e protetto, operando una selezione ed una proposta ed insegnando a “scegliere” le risorse. Molto utile anche la possibilità di gestire progetti trasversali (gruppi di lavoro interclasse o extra istituto).

Social Classroom consente di creare e seguire la discussione in classe per mezzo di post (con un semplicissimo editor). A ciascun post è possibile allegare materiali come:
documenti (word, excel, pdf, img, tiff, ppt, …)
link a siti esterni
link a video
integrare applicazioni html esterne





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